Posted in Uncategorized with tags , on ottobre 21, 2023 by Adry

Bene scegliesti l’unico rifugio,
trepida messaggiera insanguinata!
(Sangue d’amico? Sangue di nemico?
Ah! Che il sangue è tutt’uno, oltre la soglia!)

Palpiti esausta e sfuggi la carezza
e temi il rombo… È il rombo del tuo cuore.
Socchiudi gli occhi dove trema ancora
lo spaventoso tuo pellegrinare.

Ah! Sarcasmo indicibile! Tu sacra
dai tempi delle origini alla pace
la novella ci rechi – ah, senza ulivo! –
del flagello di Dio sopra la Terra.

Ma non del Dio Signore Nostro: il dio
feticcio irsuto della belva bionda:
– Rinascono le donne ed i fanciulli,
uccideremo ciò che non rinasce! –

E le trine di marmo, le corolle
di bronzo, gli edifici unici al mondo,
i vetri istoriati, i palinsesti
alluminati, i codici ammirandi,

ciò che un popolo mite ebbe in retaggio
dalla Fede e dall’Arte in un millennio
ritorna al nulla sotto i nuovi barbari:
non più barbari, no: ladri del mondo!

Tu non tremare, messaggiera bianca;
bene scegliesti l’unico rifugio:
la spalla manca della bella Donna
eretta in pace nel suo bel giardino.

La riconosci? Dolce ti sorride
piegando il capo sotto la corona
turrita a vellicarti con la gota
e con l’ulivo ti ravvia le penne.

Ma tien la destra all’elsa e le pupille
chiaroveggenti fissano il destino;
non fu mai così forte e così bella
e palpitante dalla nuca al piede.

La riconosci? Non ti dico il nome
troppo già detto, sacro all’ora sacra!
Bene sciegliesti l’unico rifugio,
trepida messaggiera insanguinata!

Guido Gozzano, La messaggiera senza ulivo

Posted in Uncategorized with tags on giugno 24, 2023 by Adry

Lo spiraglio dell’alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell’alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell’alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre ‒
sei la vita, il risveglio.

Stella sperduta
nella luce dell’alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro ‒
è finita la notte.

Sei la luce e il mattino.

Cesare Pavese

Posted in poesie... on Maggio 14, 2022 by Adry

Legge eterna nell’amore

è che due esseri

debbano sentirsi

come venuti al mondo

l’uno per l’altro

solo nel primo istante

in cui hanno cominciato

ad amarsi.

Søren Aabye Kierkegaard

Posted in poesie... on aprile 4, 2022 by Adry

Ora i gesti sono diventati lenti.

I passi incerti.

Le cose, tutte, silenziose.

Non ci si può avvicinare.

Non ci si può toccare.

Non ci si può abbracciare.

Forse riscopriremo la potenza di uno sguardo.

Forse la forza di un sorriso.

L’energia e l’intensità di occhi che ci toccano e di labbra che ci baciano, da un lontano che non è mai stato tanto vicino.

Valentina Mia Marconi

Posted in poesia nel mondo, riflessioni... on marzo 27, 2022 by Adry

Ho scavato tutta la terra per trovarti.
Ho setacciato entro il mio cuore il deserto. Sapevo che
senza l’uomo non è piena
la luce del sole. Mentre ora, guardando
entro tanta trasparenza il mondo,
entro di te – s’appressano le cose
si fanno distinte, si fanno diafane –
ora
     posso
articolare il suo ordine in una mia poesia.

Prendendo una pagina metterò
      su linee rette la luce.

Nikiforos Vrettakos

Posted in riflessioni... on marzo 21, 2022 by Adry

Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l’acqua, con la sua dolcezza, la sua danza e il suo suono.
Dove la forza può solo distruggere, la gentilezza può scolpire…

Rabindranath Tagore

Posted in poesie..., riflessioni... on febbraio 25, 2022 by Adry

Volevo un amore solo mio
che fosse sole, pane
e vento d’aprile
che fosse carezze al desiderio
e fazzoletti ad asciugare le lacrime
ti amo e non sei come ti voglio
anche se non avrei mai sognato
né saputo disegnare l’ombra del tuo volto
ti amo e sei oltre le fantasie della mia mente
e continueresti a vivere
anche se io non esistessi
amo i guizzi nei tuoi occhi
che a guardarci dentro
ci cado come in un pozzo
e amo i soli tesori che puoi darmi:
ciottoli di fiume levigati dal tempo
pezzi di vetro per trovarci dentro un cielo
manciate di sussurri bisbigliati al cuore
leggeri come passi su viali rossi d’autunno
e grovigli colorati di pensieri
da stringere e legarci sogni d’aquilone

Tina Alessi

Posted in poesie... on febbraio 10, 2022 by Adry

“L’hai amata, vero?”
Lui sospirò
“Come posso risponderti? Lei era matta”

Sì passò la mano tra i capelli

“Dio se era tutta matta.ogni giorno era una donna diversa
Una volta intraprendente, l’altra impacciata.
Una volta esuberante, l’altra timida. Insicura e decisa.
Dolce e arrogante.
Era mille donne lei, ma il profumo era sempre lo stesso
Inconfondibile
Era quella la mia unica certezza.
Mi sorrideva sapeva di fregarmi con quel sorriso
Quando sorrideva io non capivo più nulla
Non sapevo più parlare né pensare
Niente, zero
C’era all’improvviso solo lei
Era matta, tutta matta
A volte piangeva
Dicono che in quel caso le donne vogliono solo un abbraccio
Lei no
Lei si innervosiva
Non so dove si trova adesso ma scommetto che è ancora alla ricerca di sogni
Era matta tutta matta
Ma l’ho amata da impazzire.

Charles Bukowski – L’hai amata, vero?

Posted in poesie... on gennaio 29, 2022 by Adry

Ho un fiore in mano forse.
Strano.
Nella mia vita deve esserci
stato un giardino un tempo.

Nell’altra mano stringo
una pietra.
Con fiera grazia.
Nessun sospetto
per preavvisi di mutamenti,
sentore di difese piuttosto.
Nella mia vita deve esserci
stata ignoranza un tempo.

Sorrido.
La curva del sorriso,
il cavo del mio umore,
somiglia a un arco ben teso,
pronto.
Nella mia vita deve esserci
stato un bersaglio un tempo.
E predisposizione a vincere.

Lo sguardo affondato
nel peccato originale:
assapora il frutto proibito
dell’attesa.
Nella mia vita deve esserci
stata fede un tempo.

La mia ombra, nient’altro che un gioco del sole.
Addosso un’uniforme d’incertezza.
Non ha ancora fatto in tempo a essermi
compagna o delatrice.
Nella mia vita deve esserci
stata abbondanza un tempo.

Tu non ci sei.
Ma se c’è un precipizio nel paesaggio
se io sto sull’orlo
con un fiore in mano e sorrido,
vuol dire che da un momento all’altro arriverai.
Nella mia vita deve esserci
stata vita un tempo.

Kikí Dimoulà (foto Josephine Cardin)

Posted in poesie..., riflessioni... on gennaio 15, 2022 by Adry

Nel centro di un occhio mi scopro;
non mi guarda, mi guardo nel suo sguardo.

Si dissipa l’istante. Senza muovermi,
io resto e me ne vado: sono una pausa.

Octavio Paz