William Butler Yeats – "Pena d’amore"
Il clamore d’un passero sulle grondaie,
La luna brillante e tutto il latteo cielo,
E tutta quella famosa armonia di foglie,
Avean cancellato l’immagine dell’uomo ed il suo grido.
Una fanciulla sorse che aveva labbra rosse e dolenti
E sembrava la grandezza del mondo in lacrime,
Condannata come Odisseo e le navi travagliate
E orgogliosa come Priamo assassinato con i suoi pari.
Sorse, e sull’istante le grondaie piene di clamore,
Una luna che si arrampicava su un vuoto cielo,
E tutto quel lamento delle foglie,
Potevano soltanto comporre l’immagine dell’uomo e il suo grido.
- Poesia d’
amore
-
- Le grandi notti d’ estate
- che nulla muove oltre il chiaro
- filtro dei baci, il tuo volto
- un sogno nelle mie mani.
-
- Lontana come i tuoi occhi
- tu sei venuta dal mare
- dal vento che pare l’ anima.
-
- E baci perdutamente
- sino a che l’ arida bocca
- come la notte è dischiusa
- portata via dal suo soffio.
-
- Tu vivi allora, tu vivi
- il sogno ch’ esisti è vero.
- Da quanto t’ ho cercata.
-
- Ti stringo per dirti che i sogni
- son belli come il tuo volto,
- lontani come i tuoi occhi.
-
- E il bacio che cerco è l’
anima.